martedì 7 febbraio 2023

JACK LANCASTER + ROBIN LUMLEY

 Peter and the wolf (1975, Rso)


Due anni prima della registrazione con la voce narrante di David Bowie - avveduta iniziativa per portare la Musica Classica alla massa adolescente sfruttando la popolarità di una rockstar al suo apice - l’arcinota composizione del russo Sergej Prokof'ev Peter and the wolf venne riplasmata da un manipolo di fuoriclasse capitanati dai produttori britannici Jack Lancaster e Robin Lumey

Qualche nome nella mischia: Brian Eno, Phil Collins, il Thin Lizzy Gary Moore, Julie Driscoll, Gary Brooker dei Procol Harum, il frontman dei Ten Years After Alvin Lee, il batterista dei Colosseum Jon Hiseman, l’ex Yes e King Crimson Bill Bruford e perfino il violinista Stéphane Grappelli, leggendario collaboratore del jazzista Django Reinhardt. Il risultato è frammentario ma creativo; bypassate le brevi narrazioni vocali atte a introdurre personaggi e situazioni di una storia poi svolta in forma strumentale, i brani di cui è composto questo Pierino e il lupo anglosassone offrono atmosfere di prog bucolico (il simil Genesis periodo Nursery cryme su Introduction), la country fusion Peter’s theme e fino a cavalcate rock complicate dalle incursioni elettroniche dal genio autodidatta di Eno in Wolf and duck.

Sperimentata una particolare intesa con Collins e altri due partecipanti alle session - il bassista Percy Jones e il chitarrista John Goodsall - l’anno successivo Lumey richiamò i tre in studio per formare un gruppo vero e proprio, quei Brand X che, almeno dal ’76 all’80, licenziarono una manciata di album rock jazz ancor oggi in attesa della giusta rivalutazione. 

genere: art rock

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