mercoledì 17 luglio 2013

TYRANNOSAURUS REX

Unicorn (1969, Regal Zonophone)


Conoscere i T. Rex è bene, conoscere i Tyrannosaurus Rex è meglio. Prima dei successi da classifica con album di poderoso pop-rock (Electric warrior) e singoli usa-e-getta buoni per adolescenti in vena di lustrini (Metal guru, Telegram Sam, Children of the revolution) Marc Bolan fu hippie atipico e ispirato, in coppia con l’amico percussionista Steve Peregrin Took, nel duo Tyrannosaurus Rex.
 
Armati di sola chitarra acustica, bonghi e aggeggi percussivi i Nostri elaborarono un songbook stralunato e ammaliante, spalmato in tre album in crescita progressiva di cui Unicorn rappresenta l’apogeo creativo. A stupire è la qualità compositiva della raccolta, costituita da brani apparentemente semplici ma bagnati alla fonte di un freak-folk debitore al Tolkien de Il Signore degli anelli quanto ai viaggi lisergici in voga al periodo. È questa una forma di musica popolare capace di grande comunicatività (She was born to be my unicorn) ma pure d’insondabili misteri evocati dalle profondità di un misticismo incantevolmente naïf (Stones for Avalon, Iscariot).

Lo scarso successo commerciale del progetto portò da prima a un timido tentativo elettrificato con il pur pregevole album A beard of stars; Bolan optò a quel punto per la costituzione di una vera e propria rock’n’roll band insieme al batterista Mickey Finn, contraendo il brand di partenza nel più immediato ‘T. Rex’. Dopo poco più di un lustro, nel 1977, un banale incidente automobilistico mise fine alle ambizioni da superstar del povero Marc; Steve finì vittima di un’overdose tre anni più tardi.

genere: Tolkien-folk

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